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E. Parmentier, Il teologo pratico, artigiano di linguaggi

Il testo affronta il problema fondamentale della teologia pratica a partire dal rapporto tra contenuti e pensiero della fede e sua espressione nella vita quotidiana, nella significatività di un credere che vive immerso nelle tensioni e nelle contraddizioni del mondo contemporaneo. Cogliendo tale dialettica anche nel titolo del lavoro di E. Genre, Cittadini e discepoli, la riflessione è condotta attraverso un riferimento costante alle categorie della filosofia del linguaggio e in ascolto dei contributi di Viau ed Ebeling. Al centro si colloca la dimensione performativa dell’annuncio della Parola, riferito nel culto, ma che, estendendosi ad altri momenti e situazioni, avviene e agisce nella vita dei singoli e delle comunità.

E. Parmentier, The Practical Theologian, an Artisan of Languages

This article confronts the fundamental issue of Practical Theology, starting from the relationship between the content and the thought of faith, and its manifestation in everyday life, in the significance of living one’s faith while immersed in the tensions and contradictions of the contemporary world. This dialectic is found also in the title of E. Genre’s book, Citizens and Disciples. This reflection is carried out with constant reference to the categories of the Philosophy of Language, and takes into account Viau and Ebeling’s contributions. At the centre of the issue we find the performative dimension of the announcement of the Word referred to in the Service, but which, extending to other instances and situations, occurs and acts in the lives of individuals and of congregations.

J. Cottin, Dio è bello? La dimensione estetica della teologia

Il saggio presenta il tema dell’estetica in teologia a partire dall’apparente paradosso di una frattura tra il discorso teologico su dio e la bellezza con l’intenzione esplicita dell’A. di dare risonanza a quanto è stato elaborato a tal proposito dal teologo Ermanno Genre. La riflessione si addentra in una indagine di storia delle idee che parte dai Riformatori, passa per Bohren e Viau, per giungere a Tomatis e alla sua riflessione sul rapporto tra aesthetica gloriae aesthetica crucis.

J. Cottin, Is God Beautiful? The Aesthetic Dimension of Theology

The essay deals with the theme of aesthetics in theology, starting from the apparent paradox of a fracture between a theological approach to God, and beauty, the Author’s intention explicitly being to give relevance to what has been said on the subject by the theologian Ermanno Genre. The reflection enters into a profound examination of the history of ideas which, beginning with the Reformers, through Bohren and Viau, arrives at Tomatis and at his reflection on the relationship between aesthetica gloriae and aesthetica crucis.

H. Mottu, Salvare l’onore dell’“altra Germania”? Dietrich Bonhoeffer e la congiura del 20 luglio 1944 contro Hitler

Il contributo affronta il tema dell’onore come elemento culturale e “valore” a partire dal quale è possibile comprendere il significato della scelta di una parte della Germania di opporsi al regime nazionalsocialista, fino alla congiura anti- hitleriana. Il riferimento al teologo luterano Dietrich Bonhoeffer si snoda attraverso una ricostruzione della presenza culturale dell’onore nella famiglia di origine, e successivamente cogliendo le istanze che conducono al suo superamento nell’Etica, fino a considerare il significato del sacrificio di un certo modo di intendere l’onore stesso testimoniato nelle Lettere dal carcere.

H. Mottu, Saving the Honour of the «Other Germany»? Dietrich Bonhoeffer and the Conspiracy of 20 July 1944 against Hitler

The article deals with the theme of honour as a cultural element and a social value, which enable us to understand the meaning of the choice made by a part of Germany when it opposed the National Socialist regime, to the extent of the anti-hitler conspiracy. The reference to the Lutheran theologian dietrich Bonhoeffer moves from the cultural value of honour as held in his family of origin, and subsequently probes the issues which led him to go beyond such a value in his Ethics, and finally considers the reason why he sacrificed his former ideas of honour, as shown in his Letters and Papers from Prison.

F. Pajer, Da Toledo a Roma via Strasburgo: per una cultura religiosa pubblica secondo Costituzione

L’A. affronta l’annoso problema del riassetto dell’insegnamento religioso nella scuola pubblica, esponendo alcuni lineamenti del dibattito e tracciando le coordinate di un esito auspicabile: un insegnamento culturalmente attrezzato, tendenzialmente oggettivo, attento alle scienze religiose e capace di interloquire con la teologia; pluralista, curricolare, proposto in chiave interdisciplinare e destinato a tutti; condotto da insegnanti preparati da istituzioni accademiche pubbliche.

F. Pajer, From Toledo to Rome via Strasbourg: for a Public Religious Culture according to the Constitution

The Author confronts the age-old problem of establishing a new system of Religious Education in state schools, outlining the debate and drawing the co- ordinates of a desirable result: a teaching which uses the necessary cultural to- ols, objective, interested in religious sciences and which is capable of having a dialogue with theology: pluralistic, curricular, offered in an inter-subject key, aimed at everybody, carried out by teachers who are prepared by state-run academic institutions.

Y. Redalié, Il ministero ecclesiale. Un’«opera bella» oggetto di legittimo desiderio (I Tim. 3,1)

Nella lettura delle condizioni di accesso al ministero ecclesiale indicate in I Tim. 3,1-13, colpisce la ripetizione del motivo della bellezza: alla bellezza proclamata dell’incarico corrispondono requisiti assai simili a quelli necessari all’esercizio di un qualsiasi ruolo ufficiale nella città ellenistica per il quale il candidato si qualificava più per le virtù dell’uomo onesto che per una competenza specifica. Il ministero ecclesiale considerato dalle epistole pastorali, alla stregua degli altri incarichi ufficiali della città, una «bella opera» per il bene comune rappresenta un appiattimento, un conformarsi colpevolmente al mondo, oppure uno stimolo per una riflessione sul ministero ecclesiale come ministero pubblico?

Y. Redalié, The Ecclesiastical Ministry, a «Beautiful Work» the Object of a Legitimate Desire

When reading about the conditions necessary to access the ecclesiastical ministry as described in 1 Tm 3,1-13, one is impressed by the fact that the idea of beauty is frequently re-iterated: the appointment, proclaimed as beautiful, has requisites which are very similar to those necessary for exercising any official role in a hellenistic town, where the candidate was qualified more for his virtues as an honest man than for any specific skills. does the ecclesiastical ministry as described in the Pastoral Epistles – a «beautiful work» for the common good the same as official positions in town – represent a flattening, a guilty con- forming to the world, or else is it a stimulus to ponder on the ecclesiastical ministry as a public ministry?

E. Benedetto, Appunti sulla «diaconia del gesto» nel Vangelo secondo Marco

L’articolo esamina la funzione del gesto nel Vangelo di Marco, con particolare attenzione al tema del «toccare», centrale nell’evangelo. In questo contesto, viene anche studiato lo «sguardo», che costituisce un elemento importante del- la comunicazione non verbale di Gesù, com’è presentata da Marco. dall’analisi emerge che, nella narrazione marciana, il gesto non costituisce una semplice illustrazione della parola, bensì una forma specifica di comunicazione. L’articolo si conclude con una lettura “coreografica” di Mc. 9,36 s., letto come messaggio trasmesso dall’atteggiamento dei corpi e dal loro rapporto reciproco.

E. Benedetto, Some Notes on the «Deaconry of Gestures» in the Gospel according to Mark

The article discusses the function of gestures in the Gospel according to Mark, with particular reference to the theme of «touch» which is central in this gospel. The «look» is also considered in the same context, as it is an important element in Jesus’ non-verbal way to communicate as described by Mark. The analysis shows that, in the Marcan narrative, the gesture is not just an illustration of speech, but specific form of communication. The article ends with a «choreographic» reading of Mark 9,36-37, interpreted as a message conveyed by the attitude of the bodies and their reciprocal rapport.

F. Ferrario, Dall’accoglienza alla benedizione. Una riflessione etica, tra dogmatica e teologia pratica

L’A. esamina la problematica affrontata dall’ordine del giorno del sinodo 2010 delle chiese evangeliche valdesi e metodiste, relativo alle benedizioni di unioni di coppie omosessuali, nonché alcune discussioni che ne sono seguite. Ne emerge una valutazione positiva del testo, unita all’esigenza di esplicitarne alcuni pre- supposti, il silenzio sui quali favorisce equivoci rilevanti.

F. Ferrario, From Acceptance to Blessing. An Ethical Reflection between Dogmatics and Practical Theology

The Author examines the issue confronted by the Resolution of the 2010 Sy- nod of the Waldensian and Methodist Evangelical Churches, regarding the blessing of homosexual couples and some discussions which followed. The article gives a positive evaluation of the text, but also points out the necessity to ex- plain some assumptions, because silence on these would give vent to significant misunderstandings.