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L. Scornachienchi, Paolo, Luca, Cicerone: il dibattito sulla natura della divinità e la citazione di Arato di Soli in Atti 17,28

L’articolo si pone in posizione critica nei confronti della definizione della teologia neotestamentaria come un sistema religioso innovativo. Dall’analisi del discorso di Paolo sull’Areopago si evince che l’Autore degli Atti aveva una chia- ra percezione della varietà di espressioni religiose del suo tempo e che colloca- va il messaggio cristiano piuttosto nell’ambito del dibattito filosofico sulla divinità e della sua critica alle forme religiose pagane. La citazione di Arato ne è la dimostrazione.

L. Scornachienchi, Paul, Luke, Cicero: a debate about the nature of God and the quotation from Aratus in Acts 17.28

The article is critical of the definition of New Testament theology as an innovative religious system. Scornaienchi analyses Paul’s speech on the Areopagus to show that the Author of had a clear idea of the variety of religious expressions of his own time and instead saw the Christian message as part of the philosophical debate about God and as a criticism of pagan religious practices. The quotation of Aratus is proof of this.

W. Jourdan, Esiste ancora la giustificazione per fede?

La «nuova prospettiva su Paolo» rappresenta ormai un filone di ricerca conosciuto e ampiamente sviluppato nel quadro degli studi paolini. Molti dei suoi autori principali sono nomi noti nel mondo degli studi neotestamentari, non solo in relazione alle ricerche su Paolo, ma anche per le loro ricerche in altri set- tori della teologia del Nuovo Testamento. L’articolo si propone di presentare in maniera riassuntiva le posizioni fondamentali degli autori più importanti della new perspective on Paul, mettendo in luce in quale modo questo ambito di ri- cerca abbia messo in discussione la classica interpretazione della teologia paolina.

W. Jourdan, Is there still a justification for faith?

The «new perspective on Paul» now represents a well known and well developed area of Pauline research. Many of the most important authors are well known in the field of New Testament research, not only with regard to Paul but also in other areas of study. The article presents a summary of the positions of the most important authors of the new perspective on Paul and shows how their research challenges the classical interpretation of Pauline theology.

S. Corso, Pietro Valdo Panascia (1910-2007), pastore ecumenico nella diaconia

L’Autore, che da giovane sacerdote cattolico condivise le iniziative di P.V. Panascia, ne ricostruisce ora la testimonianza. Antesignano dell’antimafia a Pa- lermo, Panascia si misurò con Danilo Dolci e con cattolici novatori, richiamando all’evangelo la curia arcivescovile. Aprì la comunità, non senza resistenze, a esigenze del territorio e apporti internazionali. «Guai a me se non diakonizzo» è la sua sintesi teologica, dove diaconia è «costruire speranza» tra evangelizzazione ed insegnamento.

S. Corso, Pietro Valdo Panascia (1910-2007) ecumenical pastor of the deaconate

As a young Catholic priest, Corso took part in PV Panascia’s initiatives and here offers his own witness of those events. Panascia along with Danilo Dolci and other Catholic innovators was an early leader of the anti-mafia movement in Palermo. They called on the Episcopal Curia to follow the Gospel and, not without resistance, opened up the local community to local needs and international contributions. «Woe to me if I don’t serve» is an abbreviation of his theology, where to serve means «to build hope» by evangelising and teaching.

R. Fontana, Per eccesso di mistero. Sul libro Nostalgie d’Israël di Marcel Dubois

L’Autore presenta una riflessione critica sull’itinerario del teologo domenicano recentemente scomparso, leggendolo a partire dalle posizioni espresse nel suo ultimo libro. Senza negare i meriti di Dubois nella storia dei rapporti tra ebraismo e cristianesimo, l’Autore ritiene che la visione che egli presenta sia debitrice di un’impostazione generale del problema che andrebbe superata definitivamente.

R. Fontana, For excess of mystery. On the book Nostalgia of Israel by Marcel Dubois

The Author presents a critical evaluation of the recently deceased Domini- can Dubois’ theology. Fontana starts from Dubois’ most recent book and although he doesn’t deny Dubois’ contributions to the history of Christian-Jewish relations, he maintains that his vision is derived from a formulation of the question which should be definitively superseded.

Prendendo spunto da alcuni episodi avvenuti sulla scena accademica euro- pea, l’Autore propone alcune considerazioni sulla collocazione della teologia evangelica nell’attuale dibattito culturale.

E. Fiume, De religione christiana fides

E. Fiume, De religione Christiana fides

This work which is now available in the critical edition edited by L. Baschera and C. Moser represents the most complete presentation of Girolamo Zanchi’s (1516-1590) thought. He was a reformed Italian theologian who had been a ca- non of the Lateran, was converted to Protestanism by PM Vermigli at Lucca, and was then a professor of theology at Strasburg and Heidelberg. The work il- lustrates how the Italian reformers and especially Zanchi brought Aristotelian and scholastic ideas into Protestant theology and which thus began its long and fruitful development.

F. Ferrario, Teologia evangelica e università. Tramonto di una tradizione?

L’opera, disponibile ora nell’edizione critica curata da L. Baschera e C. Moser, costituisce la presentazione più completa del pensiero di Girolamo Zanchi (1516-90), teologo riformato italiano, ex canonico lateranense, convertito al pro- testantesimo da P.M. Vermigli a Lucca, professore di teologia a Strasburgo e Heidelberg. L’opera mette in luce il patrimonio aristotelico e scolastico che i Riformatori italiani e Zanchi in particolare portarono in dote alla teologia riformata, dando inizio al percorso lungo e fecondo della teologia ortodossa.

F. Ferrario, Protestant theology and the university. The loss of a tradition?

Ferrario considers several events within the European academic scene and reflects on the position of Protestant theology in the present cultural debate.