abstract vol 76 : 2-3

Lothar Vogel, La «religiosità africana» e la teologia: considerazioni su un rapporto complesso

Questo saggio si propone anzitutto l’obiettivo di identificare le radici del concetto di una specifica «religiosità africana», uniforme almeno nella contrapposizione a quella «occidentale», in quello etnologico dell’«animismo», rivalutato, però, in senso positivo e identitario nell’epoca della decolonizzazione. Inoltre, si prova a delineare l’impatto di questo concetto sul paesaggio ecclesiastico e teologico del cristianesimo africano odierno, rilevandone l’effettiva pluralità. In sintesi, si sostiene che la piena liberazione dai presupposti coloniali esiga anche una rivisitazione del concetto in questione.

Lothar Vogel, “African Religiosity” and Theology: Considerations on a Complex Relationship

Firstly, this essay aims to identify the roots of the concept of a specific “Afri- can Religiosity”, which appears to be uniform at least in its opposition to the “western” religiosity. These roots are found in the ethnological concept of “animism”, which was revalued, however, in a positive sense in the era of decolonization. Furthermore, an attempt is made to outline the impact of this concept on the ecclesiastical and theological landscape of African Christianity today, no- ting its present plurality. It is argued that full liberation from colonial presuppositions also requires a revisiting of the concept in question.

Daniela Lucia Rapisarda, Teologie africane tra inculturazione e liberazione

Nel continente africano teologie della liberazione e teologie dell’inculturazione sono state sviluppate da gruppi diversi di teologi e teologhe con differenti presupposti ermeneutici e diverse finalità: trasformazione sociale da una parte e continuità culturale dall’altra. Con inculturazione si intende fare riferimento a principi di fede tramite categorie culturale contestuali. Il processo di pacificazione noto come «da gente a gente», condotto da chiese e organizzazioni ecumeniche nel Sud Sudan dal 1997 al 2002, è qui presentato come esempio di un processo nel quale la necessità di raggiungere la pace ha dato vita ad una riflessione teologica che ha saputo tenere insieme questioni di inculturazione e di liberazione.

Daniela Lucia Rapisarda, African Theologies between Inculturation and Liberation

In the African continent, Theologies of Liberation and Theologies of Inculturation have been developed by different groups of theologians with different hermeneutical assumptions and different aims: social transformation on one side, and cultural continuity on the other. Inculturation refers to principles of faith through contextual cultural categories. The process of pacification known as “from people to people”, carried out by Churches and Ecumenical organizations in South Sudan from 1997 to 2002, is illustrated here as the example of a process in which the necessity to reach a peace agreement gave birth to a theological reflection which managed to keep together both questions of inculturation and of liberation.

Letizia Tomassone, Teologhe africane per una pratica trasformativa e profetica

Le teologhe africane discutono l’affermazione che la sottomissione delle donne nella società e nelle chiese sia eredità della missione e della colonizzazione occidentale. Guidate dall’analisi lucida di Mercy Amba Oduyoye rintracciano anche nelle religioni tradizionali africane tratti di misoginia e sessismo, e al tempo stesso sviluppano una genealogia femminile di profetesse africane che dan- no corpo alla speranza di una piena libertà. L’articolo si sofferma soprattutto sugli scritti della teologa Mercy Amba Oduyoye, iniziatrice del Circle of African Women Theologians. Vuole presentare le modalità crossculturali e intersezionali di una teologia femminista che si confronta con l’Aids ma anche con il lavoro femminile, con le oppressioni ma anche con il coraggio delle donne. Le teologie femministe africane occupano oggi un posto di grande rilievo nel dibattito post- coloniale e offrono un contributo potente al rinnovamento del cristianesimo.

Letizia Tomassone, Africa’s Women Theologians for a Transformative and Prophetic Practice

Africa’s women theologians discuss the affirmation that the submission of women in society and in the Church is a heritage of the Christian mission and Western colonization. Mercy Amba Oduyoye’s lucid analysis provides the guide- lines in the search for traces of misogyny and sexism in traditional African religion. At the same time, a female genealogy of African women prophets that em- body hope in complete freedom comes to light.The article concentrates primarily on the writings of theologian Mercy Amba Oduyoye, founder of the Circle of African Women Theologians. The intention is to examine the cross-cultural and intersectional modes of a feminist theology obliged to face the challenge of Aids but also women’s occupations, observing both the oppressions suffered but also the courage characteristic of women. Africa’s feminist theologians are today on the cusp of the post-colonial debate and can offer a powerful contribution to the renewal of Christianity.

Margherita Picchi, Schiavi, mistici, banditi: breve storia dei musulmani del Capo nel Sudafrica coloniale (1652-1834)

Questo articolo intende offrire una rassegna storica sulla comunità musulmana del Capo in Sudafrica a partire dallo sbarco dei primi coloni olandesi e dei loro schiavi (1652) fino all’abolizione della schiavitù (1834). Tale rassegna è basata principalmente sulla «storiografia della liberazione» prodotta da storici musulmani sudafricani, a partire dagli anni Ottanta del Novecento, allo scopo di decostruire la narrazione suprematista della storia del paese e fornire il con- testo intellettuale per una lotta politica di liberazione. Dopo un’introduzione teorica in cui si presentano potenzialità e limiti insiti nella scrittura della «storia subalterna», l’articolo ripercorre la storia della formazione della comunità musulmana del Capo e le trasformazioni da essa attraversate durante i primi due secoli di governo coloniale.

Margherita Picchi, Slaves, Mystics, Bandits: A Short History of Moslems of the Cape in Colonial South Africa (1652-1834)

This article offers a historical overview of the Moslem community of the Cape in South Africa, starting from the arrival of the first Dutch colonists and their slaves (1652) up to the abolition of slavery (1834). This overview is based principally upon the “History of Liberation” produced by South African Moslem historians, from the nineteen eighties, with the aim of deconstructing the supremist narration of the history of the country and offering the intellectual context for a political struggle for liberation. After a theoretical introduction in which the potentialities and limits of the writing of “subordinate history”, the article goes over the history of the formation of the Moslem community of the Cape and the transformations which it had to undergo during the first two centuries of colonial government.

Sergio Rostagno, Autenticità del cristianesimo

Nel volume Volti (2020) Ferretti raccoglie tredici colloqui con altrettanti filosofi e teologi italiani avendo sempre come orizzonte la vita pubblica e la pre- senza di un cristianesimo adulto in essa. Ferretti ha di fronte filosofi della stessa estrazione, alcuni dei quali hanno messo da parte un cristianesimo ecclesiastico e ufficiale per un cristianesimo delle fonti liberamente rivissuto, mentre altri lo hanno letto in maniera soltanto filosofica. Nel libro troviamo molti impulsi e suggerimenti per una riflessione personale e d’altra parte la necessità di aggiornare alcuni criteri della tradizione cristiana stessa. Il recensore confronta alcune tesi con i presupposti della teologia protestante.

Sergio Rostagno, Authenticity of Christianity

In the volume Volti (2020) Ferretti collects thirteen interviews with as many Italian philosophers and theologians, always having as its horizon public life and the presence of an adult Christianity in it. Ferretti is faced with philosophers of the same extraction, some of whom have put aside an ecclesiastical and official Christianity for a Christianity of freely relived sources, while others have read it only in a philosophical way. In this book we find many impulses and suggestions for personal reflection and, on the other hand, the need to update some criteria of the Christian tradition itself. The Reviewer compares some theses with the assumptions of Protestant theology.