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O. Abel, Elementi per un lessico disordinato dell’ermeneutica di Paul Ricœur
L’Autore traccia, in trenta concise «voci», un profilo critico dell’ermeneutica ricœuriana, suggerendo un percorso di lettura che fa del suo contributo una piccola introduzione al pensiero del filosofo.
O. Abel, A Disorderly Dictionary of Paul Ricœur’s Hermeneutics
Abel takes a critical look at 30 individual words in order to give us an outline of Ricœur’s theory of interpretation. The approach he suggests actually constitutes a brief introduction to the philosopher’s work.
F. Brezzi, Nominare diversamente Dio: «la preziosa dialettica di poetica e politica»
Nell’articolo si sceglie un filone particolare, tra le moltissime piste di ricer- ca percorse dal filosofo: quello definito da Ricœur in maniera minimizzante del «nominare Dio»; dapprima si segue Ricœur che, qualificata la sua come un’impresa ermeneutica in una lettura credente, disegna tre possibili cerchi: rapporto Parola-scrittura; legame parola-scrittura-comunità; e, infine, verità del testo e verità del soggetto.In un secondo tempo, si evidenzia come le soluzioni ricœuriane procedano «dal testo alla vita», in altre parole il «nominare diversamente Dio» possa indi- care anche un nuovo modo di abitare il mondo. Riprendendo le sue tesi relative alla ricchezza del linguaggio non obiettivante, Ricœur assimila i testi biblici ai testi poetici, nel senso originario di poiesis, da cui segue, da un lato, il ricco itinerario della polifonia biblica, e, dall’altro, il passaggio dalla poetica alla politica.
F. Brezzi, God by a Different Name: the precious discourse of poetry and politics
Brezzi considers one of the many trains of thought which Ricœur developed and which he somewhat dismissively called “naming God”. The author first con- siders Ricœur himself. He defined his analytic approach as a believer’s reading and offered three possible circles: the relationship: Word-scripture; the bond: word-scripture-community; and finally: the truth of the text and the truth of the subject. Brezzi then shows how Ricœur’s approach proceeds “from head to life”, meaning that “God by a different name” can also indicate a new mode of inhabiting the world. Ricœur returns to his theory about the richness of non-objectifying language and he compares Biblical texts to poetic texts, where poetic has its original meaning of poesis. This leads, on the one hand, to the rich itinerary of bi- blical polyphony, and, on the other, to the transition from poetry to politics.
D. Jervolino, Pensiero biblico e traduzione in Ricœur
Per Ricœur, i testi biblici offrono materia di riflessione al filosofo, perché rappresentano essi stessi una forma di pensiero, che va interrogato tenendo conto della storia delle letture fattane dalle diverse comunità di lettura e di interpretazione. Così, anche il rapporto fra il pensiero biblico e la cultura di accoglienza greca – con riferimento al celebre passo di Esodo 3,14 – può essere discusso facendo riferimento al problema ermeneutico della traduzione, problema che assume un particolare rilievo nell’ultimo Ricœur.
D. Jervolino, Biblical thought and translation in Ricœur
It was Ricœur’s view that Biblical texts offer material for philosophical reflection, because they themselves also represent a form of reflection, and so we need to approach those texts taking into account the ways in which different communities have read and interpreted them. In the same way we can discuss the relationship between Biblical thought and its reception into Greek culture, with reference to the hermeneutical problem posed by translation – the well known locus is Exodus 3.14. The question of translation occupies a particular place in Ricœur’s late work.
M. Miegge, Ermeneutica e libertà
Il passaggio dall’eteronomia alla autonomia è raffigurato da Kant come «uscita dell’uomo da uno stato di minorità imputabile a lui stesso». Analogamente, Paul Ricœur ha assegnato alla filosofia il compito di cooperare alla formazione di «un Sé adulto». Ma, nell’«età ermeneutica della ragione», la filosofia ha abbandonato le pretese di auto-fondazione. Affronta, invece, ed elabora ciò che sta “fuori”: un «mondo della cultura» già ricco di molteplici costruzioni di senso: simboli e testi, tradizioni e istituzioni. Per appropriarsi di quel mondo, la filosofia ermeneutica percorre la strada lunga dell’interpretazione, che attraversa i conflitti e il “sospetto”, senza perdere di vista il più distante orizzonte, della chiamata e della speranza.
M. Miegge, Hermeneutics and Freedom
Kant calls the transition from heteronomy to autonomy “man’s exit from the self-imposed condition of being a minor”. In a similar vein, Paul Ricœur said that the job of philosophy is to further the formation of “the adult Self”. However, in “the hermeneutic age of reason” philosophy has abandoned the pretence that it is self-created. Instead, it confronts and elaborates that which is “outside”; a “world of culture” already rich with multiple constructions of meaning – symbols and texts, translations and institutions. In order to appropriate that world, hermeneutics takes the long road of interpretation, crossing conflicts and “suspicion” without losing sight of the distant horizon of its calling and hope.
S. Rostagno, Saggi su Barth
L’Autore presenta una rassegna critica di sei recenti pubblicazioni sul pensiero di Karl Barth, sottolineando l’esigenza di una valutazione del XX secolo e del suo pensiero che ne evidenzi la problematica fecondità, alla quale la teologia protestante, e in particolare quella di Barth, hanno largamente contribuito.
S. Rostagno, Essays on Barth
The author takes a critical look at six recent publications about Karl Barth’s thought. Rostagno believes that it is important to evaluate 20th century thought with respect especially to the wealth of material it produced, and to which Protestant theology and particularly Barth’s contributed so much.
L. Scornachienchi, Ernst Lohmeyer, un martire nell’epoca degli estremi
L’Autore presenta la monografia di Andreas Köhn su uno dei più significati- vi esegeti del secolo scorso, la cui drammatica vicenda biografica non ha fino- ra ricevuto adeguata attenzione.
L. Scornachienchi, Ernst Lohmeyer, a martyr in extreme times
The author introduces an essay by Andreas Köhn on one of the most important Biblical scholars of the last century, whose dramatic personal story has received too little attention thus far.